25 lug 2016

Non trascurate mai le vostre famiglie.

Dai giornali apprendo della morte di Letizia Leviti giovane moglie e madre di tre figli, giornalista e scrittrice. Il particolare che colpisce è la piena colpevolezza della sua prematura fine a seguito malattia manifestatasi nel 2014.

Ha lottato, ce  l'ha messa tutta, ha pregato; la sua vita intensa, dolorosa e amata è stata da lei centellinata racchiudendo probabilmente in due anni quanto possibile del futuro desiderato.

Letizia s'accomiata a viva voce registrata con uno struggente messaggio ai suoi colleghi giornalisti. nel quale c'è il gusto delle cose buone e fatte bene.  Venato certo di malinconia, ma dolce, forte, vitale, fiduciosa di sé e verso gli altri, in primis famiglia e lavoro. “Non sono contenta che sia finita così. Però ringrazio Dio perché dalla vita ho avuto tutto, anche di più di quello che potevo desiderare [...]. Non trascurate mai le vostre famiglie neanche per il lavoro.[...] Il lavoro per me è stato fonte di vita. Non dobbiamo accontentare, il giornalismo è verità”.

Un insieme di pensieri, stimolanti, emozionanti che toccano il profondo di ciascuno. “Quando succede una cosa come quella successa a me, è bello sentirsi in pace con il mondo, sentire di avere fatto quello che si voleva fare con sincerità”.

Se c'è del vero nell'assunto che ciascuno vive il tempo necessario per manifestare se stesso per sé e per il mondo in cui è, tutto di Letizia sollecita a considerare la morte non come la perdita di una persona cara ma come il segnale che la medesima ha compiutamente manifestato se stessa, cioè la sua irripetibile eccellente unicità.

21 lug 2016

Prevarrà il sapere.

Alcune considerazioni a seguito dei drammatici fatti di Nizza (Francia) e del tentato golpe militare in Turchia.

Entrambi sollecitano la necessità di fare progredire le società civili dell'occidente  per stare al passo coi tempi e le esigenze delle persone di cui sono costituite: vivere liberi ed in pace con il frutto del proprio lavoro.

Per fare ciò è essenziale il contributo di tutte le intelligenze disponibili.

Fare chiarezza sul fatto che i libri di fede delle religioni monoteiste non sono le Costituzioni sulle quali si basano gli ordinamenti degli Stati democratici.

La violenza come strumento di governo appartiene ai primordi del vivere civile; quanti la propugnano e praticano oggi sono fuori dal tempo e come tali vanno considerati.

Più e meglio della democrazia non siamo stati finora in grado di escogitare; facciamo funzionare e miglioriamo quelle esistenti, guardando con rispetto e tolleranza ad altre forme organizzate del vivere civile, sempre con lo scopo di soddisfare le aspirazioni di una vita godibile e condivisa

Le democrazie che utilizzano metodi autoritari con imposizioni, restrizioni della libertà e la pena di morte non sono tali ma simulacri.

La felicità presuppone il libero esercizio della libertà senza la quale c'è solo ingiustizia, turbamento, pena.

Il pieno esercizio dell'intelligenza personale e collettiva è garanzia del buono stato di salute della democrazia, nonché alimento, tutela e sviluppo della medesima.

Il confronto anche aspro sulle decisioni da assumere è ad un tempo motore e sale della vita. Volere e dare la morte a quanti la pensano diversamente è il virus senza rimedio dell'infelicità e perdizione.

È in atto una cruenta contesa senza esclusione di colpi tra sapere e ignoranza.

Prevarrà il sapere.

A quanti di noi lo vorranno il compito di contribuire a contenere gli eccessi con operosa perseverante umiltà e determinazione.

 

16 lug 2016

Attonito il Mondo.

Tir infila zizagando la Passeggiata degli Inglesi a Nizza in Francia, nottetempo dopo la celebrazione del 14 luglio; c'è molta gente, percorre oltre un chilometro e investe le persone che gli si parano davanti; probabilmente dal mezzo si spara anche.

Oltre ottanta i morti, di più i feriti, parecchi molto gravi.

L'autista è ucciso dalla polizia, i probabili complici fuggono. Di lui si sa solo che frequentava l'islamismo estremo ed aveva già commesso reati.

La Francia è tragicamente sconvolta dall'inaudito ed inedito gesto criminalmente ed umanamente.

Attonito il Mondo.

Tanta perversione e ferocia non s'era mai vista e forse minimamente immaginata nemmeno dai servizi addetti alla prevenzione. Cosa può averla suscitata, coltivata e posta in essere?

Due notti dopo in Turchia membro dell'Alleanza atlantica, golpe militare contro il presidente Erdogan che invita i cittadini ad opporsi scendendo in strada.

Truppe e mezzi corazzati presidiano luoghi strategici; si spara e si muore tra Corpi dello Stato fedeli e golpisti. Vittime civili

Garanzie costituzionali sospese. Legge marziale.

Atti terroristici di poco precedenti di matrice incerta, minacce e qualcosa di più contro la libertà d'opinione, unici segni premonitori di un così cruento ed estremo evento in un Paese democratico?

Comunque stiano le cose tanto in Francia che in Turchia, esiste il problema di migliorare le rispettive democrazie – certo rimarcando l'enorme differenza in atto– dotandole di quanto utile per difenderle, prima di tutto con gli anticorpi personali e sociali capaci di opporsi autonomamente a patologie che vi attentino o addirittura a prevenirle.

Intanto e fin da subito rimuovere le cause che determinano per molti condizioni di vita infime, tali da indurli ad offrirsi operatori del male che più offende il Dio di tutti i monoteismi: ammazzare.

 

9 lug 2016

Teneri vecchietti.

Lei e lui noti teneri vecchietti che pubblicizzavano prodotti per la salute nel tempo andato, incarnati oggi da due fanciulli di allora.

Ormai giunti entrambi all'età media della vita nella parte del mondo in cui abitano, in condizioni di salute accettabili seppure non manchino bubù anche impegnativi.

Qualche stanchezza di memoria cui prestare attenzione per lei, esuberanza accentuata da parte di lui per incoraggiarsi e incoraggiare.

Rassicurati che dopo gli ottanta è riconosciuto loro di essere come sono, anche se non del tutto ortodossi. E dalla possibilità di abitare insieme a casa  loro fino a quando Dio vorrà, non negandosi a priori alcunché di quanto può insaporire la quotidianità.

Avviati a capire che supporti di varia natura: medico-farmacologica, psicologica, economica giovano, ma sono indispensabili amore, affetto, simpatia, attenzione, comprensione con vita vera cioè senza mediazioni "data l'età".

Lasciati liberi di coltivare qualche velleitario desiderio a fare cose che vengono in mente lì per lì, anche oggettivamente non praticabili ma suscettibili di diventarlo fantasticando.

Forti del buon cemento utilizzato per costruire la loro storia e per i buoni prodotti che ne sono scaturiti di cui andare fieri.

Lieti se si tollerano loro incoerenze e qualche bizzosità e impuntatura.

La fede non come ingrediente ereditato, ma come entità trascendente leggera e limpida come da fanciulli che attraversano la vita restando tali.

Complementarietà oggettiva di genere cui s'è aggiunto quella desiderata e costruita; complicità nell'intesa di vita, soddisfazioni anche la più esigua, attimi di gioia unici ed irripetibili, fiducia reciproca e condivisione dialettica non hanno esaurito aspettative per il  soddisfacimento delle quali ritengono valga tuttora la pena di continuare ad esserci.